Jacob Elordi ha rivelato quanto tempo ci ha messo a truccarsi per "Frankenstein". Doveva farlo ogni giorno!

La star di "Euphoria" ha recentemente recitato nell'attesissimo film horror di Guillermo del Toro "Frankenstein". Jacob Elordi, che ha interpretato il mostro creato dallo scienziato del titolo, ha parlato del massacrante processo di trucco. Per trasformarsi nel famoso mostro, l'attore ha dedicato ogni notte a una preparazione meticolosa. "Ho perso completamente la cognizione del tempo", ha ammesso l'australiano.
Il 30 agosto, la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ospiterà l'anteprima mondiale dell'ultimo lavoro di Guillermo del Toro, l'horror fantascientifico "Frankenstein". L'adattamento Netflix del romanzo cult di Mary Shelley racconta la storia di uno scienziato brillante ma egocentrico che, in seguito a un esperimento andato male, crea una creatura mostruosa. Oscar Isaac interpreta il Dr. Frankenstein del titolo, mentre Jacob Elordi interpreta il mostro da lui creato.
"Frankenstein" sarà disponibile su Netflix il 7 novembre.
Quanto tempo ci è voluto per realizzare il trucco di "Frankenstein"?In un'intervista con Variety, la star 28enne della serie "Euphoria" ha rivelato di aver trascorso fino a 10 ore al giorno nella sala trucco mentre lavorava alla produzione.
"Il costume stesso era composto da molti strati. (...) Quando si gira un film come questo, bisogna essere pronti a perdere un sacco di tempo", ha osservato il candidato al BAFTA.
Iniziò i preparativi meticolosi alle 22:00 e li terminò la mattina successiva, poco prima di registrare i singoli scatti.
"Ho smesso di indossare l'orologio. Aspettavo solo che la macchina venisse a prendermi, perché significava che era ora di andare. Non facevo colazione, pranzo o cena e non pensavo alla mia routine quotidiana in termini di mattina, pomeriggio o sera. Ho perso completamente la cognizione del tempo", ha confessato l'attore.
Per rappresentare in modo credibile il famoso mostro sullo schermo, Elordi ha provato i movimenti del suo personaggio prima di salire sul set, ispirandosi alla danza giapponese butoh . Il linguaggio distintivo del personaggio è stato ispirato dalla tecnica di canto gutturale praticata dai musicisti folk mongoli.
Nonostante l'arduo processo di trasformazione visiva quotidiana, la star ha dimostrato professionalità, cosa che gli è valsa gli elogi del regista del film.
"Non è mai venuto da me a lamentarsi. Non l'ho mai sentito dire: 'Sono stanco. Ho fame. Possiamo smettere adesso?'. Lavorava 20 ore al giorno", ha sottolineato del Toro con ammirazione.
Elordi considera l'esibizione in questa produzione un'esperienza rivoluzionaria.
- Mi ha cambiato in modo fondamentale, sia nel contesto della recitazione che in quello della visione dei film - ha rivelato l'attore.
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